Siamo praticamente ai nastri di partenza per il nuovo anno scolastico 2019/2020, e da qualche settimana è disponibile sul sito web del Ministero dell’Istruzione la graduatoria degli enti locali ammessi ai finanziamenti per gli interventi di edilizia scolastica, oltre alla comunicazione che destina 120 milioni di euro ai Comuni e alle Provincie di quelle regioni colpite dal sisma dei due anni 2016 e 2017 del centro Italia. Vediamo insieme tutti i dettaglidelle verifiche sugli edifici scolastici e sulle scuole.
Edilizia scolastica: le risorse per la messa in sicurezza
Con la pubblicazione delle graduatorie, si fornisce una risposta concreta agli enti locali, 323 per l’esattezza, che da subito riceveranno un contributo finalizzato alla progettazione per mettere in sicurezza gli edifici scolastici del territorio di appartenenza. La precedenza è stata data ovviamente sulla base di alcuni criteri e logiche ben precise di priorità, quali la vetustà degli immobili, con un occhio di riguardo agli edifici antecedenti al 1970, alla sismicità dell’area interessata, all’entità della popolazione scolastica presa in considerazione dagli edifici, assenza di altri finanziamenti, nei cinque anni precedenti, con le finalità di indagini diagnostiche o interventi strutturali.
Analizzare lo stato degli immobili, anche attraverso la prevenzione di fenomeni quali il crollo di controsoffitti e solai, è il segnale di una svolta rispetto al passato. Le indagini sono mirate a proteggere l’incolumità di insegnanti, studenti e di tutto il personale scolastico, fornendo di conseguenza una risposta al più volte manifestato “malessere” manifestato. Gli enti locali su citati, beneficiari del finanziamento, possono chiedere un’anticipo pari al 20% dei fondi destinati. Una priorità aggiuntiva verrà garantita a quegli edifici giudicati inagibili, per ripristinare una situazione di normalità nel territorio dove questi sono ubicati e permettere il ritorno ad una vita scolastica “normale”.
Per quanto concerne invece le zone interessate dal sisma, dovranno candidarsi entro il 10 settembre 2019 per richiedere i contributi per i lavori di messa in sicurezza. I fondi destinati alle aree colpite dal sisma, sono il segnale dell’impegno verso le comunità, le cui scuole sono il vero presidio sul territorio, è concreto. La ricostruzione di tali scuole deve essere considerata come una priorità, per dare modo alle aree più fragili del paese, di rinascere.
I fondi per la messa in sicurezza nel dettaglio
Due ovviamente sono i bandi fatti partire per accedere ai fondi dei finanziamenti.
- Fondo da 120 milioni di euro. Tale importo è destinato alla messa in sicurezza, ad eventuali nuove costruzioni di stabili adibiti all’uso scolastico e all’adeguamento sismico. I comuni che possono accedere a tale fondo sono quelli situati nelle zone 1 e 2, considerate sismiche, delle regioni colpite dagli eventi sismiche. Nella fattispecie tali regioni sono 4: Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche.
- Fondo da 50 milioni di euro. Tale importo è destinato con il fine di mettere in sicurezza gli edifici scolastici, quindi alla progettazione di interventi da parte degli enti locali di competenza degli edifici. Le risorse disponibili sono state sottoposte ad accertamento mediante il decreto del Ministero dell’Istruzione, n.850 del 10 dicembre 2018.