Quando si ha la necessità di acquistare una chiodatrice pneumatica, il prezzo è spesso l’ultima caratteristica da valutare. Vediamo quali sono le caratteristiche più importanti da prendere in considerazione per fare un acquisto ponderato.
Fare dei piccoli lavoretti da carpentiere, spesso mette di fronte all’acquisto di una serie di strumenti. Tra i più importanti che un carpentiere utilizza quasi tutti i giorni, non si può non prendere in considerazione la chiodatrice pneumatica.
Per chi è alla ricerca di una chiodatrice pneumatica professionale in offerta, per arricchire gli strumenti a propria disposizione, qui di seguito può trovare una serie di caratteristiche da valutare con estrema attenzione.
Gamma di lunghezza dei chiodi
Il primo punto da prendere in considerazione, è la minima e massima lunghezza di chiodi che la chiodatrice pneumatica può utilizzare. La differenza principale tra i chiodi che si possono ospitare in una chiodatrice, è proprio la lunghezza vera e propria dei chiodi.
Se durante le proprie lavorazioni si ha la necessità di utilizzare dei chiodi abbastanza corti, non ha molto senso acquistare un modello che può ospitare chiodi lunghi. Oltre ad avere un prezzo di acquisto superiore, anche il peso della chiodatrice subirà un aumento man mano che i chiodi sono di una lunghezza maggiore. Proprio per questo, se non se ne ha la necessità, è bene optare per un modello delle dimensioni adeguate alle proprie necessità.
Tipo di potenza
Così come succede in diversi utensili elettrici nel mondo della carpenteria, anche le chiodatrici possono differenziarsi per tipologia di potenza. Questo, è dovuto spesso dal fatto che alcune chiodatrici sono alimentate ad aria compressa e altre a corrente elettrica. In entrambi i casi ci sono dei pro e dei contro da prendere in considerazione.
Nella maggior parte dei casi, le chiodatrici pneumatiche ad aria compressa hanno una maggiore potenza di penetrazione, a discapito di un peso importante. Mentre i modelli che funzionano ad energia elettrica, d’altro canto sono più maneggevoli e pratici per l’uso su scale o ponteggi. Oltre ad avere un peso minore.

Potenza nominale
Sia che si acquisti una chiodatrice a batteria o una chiodatrice pneumatica, è bene verificare quale è la potenza massima che questo attrezzo è in grado di erogare. In base al materiale che si ha la necessità di forare, si dovrà decidere quale è la potenza nominale più idonea al proprio utilizzo. Non tutte le tipologie di legno, offrono la stessa resistenza.
Per le chiodatrici ad intelaiatura pneumatica, la potenza nominale è indicata in PSI. Che può essere 70 PSI, 80 PSI e così via. Analogamente, le chiodatrici alimentate a batteria hanno la potenza indicata in volt. Possono erogare una potenza di 20 volt, 30 volt e così via. È bene comprendere, in entrambi i casi, che maggiore è il numero dopo l’unità di misura e maggiore è la potenza nominale a disposizione.
Angolo di fissaggio dei chiodi
L’ultimo punto che siamo interessati a prendere in considerazione in questa guida, è quello che si riferisce all’angolo di fissaggio dei chiodi. Questa angolatura, che indica l’angolatura del caricatore dei chiodi, è importante per comprendere la libertà di manovra che si ha a disposizione. Maggiore è questo angolo, più sarà semplice destreggiarsi con la chiodatrice pneumatica durante l’operazione di piantatura dei chiodi.
Grazie all’analisi delle caratteristiche presenti in questa guida, si potrà fare l’acquisto più idoneo alle proprie necessità. Per chi ancora non ha le idee chiare, è sempre possibile farsi consigliare da un amico carpentiere professionale o dagli addetti alla vendita presenti nel negozio dove si è deciso fare il proprio acquisto.
In ogni caso, se non si è sicuri dell’acquisto che si vuole fare, è bene rimandarlo fino a quando non si ha compreso alla perfezione cosa si vuole. Acquistare una attrezzatura di cui non si è sicuri, non è sicuramente un’azione da consigliare. In alcuni casi, potrebbe risultare un acquisto sbagliato per una serie di motivi.